“Il mondo ci spezza tutti quanti, ma solo alcuni diventano più forti laddove sono stati spezzati”
Ernest Hemingway
EMDR terapia elettiva per il trauma
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia efficace per affrontare e superare i ricordi dolorosi (traumi).
L’EMDR è un trattamento psicoterapeutico, scientificamente sperimentato, in grado di aiutare le persone, in un modo naturale e realmente efficace, a rielaborare certe situazioni traumatiche. L’EMDR, efficace in tempi brevi e con elevate percentuali di successo, avviene attraverso la stimolazione bilaterale degli emisferi cerebrali con opportuni movimenti oculari.
Le origini: le intuizioni di Francine Shapiro

Francine Shapiro
L’EMDR ha avuto origine da un’intuizione della ricercatrice Francine Shapiro che un giorno del 1987, mentre passeggiava in un parco, si rese conto che un pensiero che da tempo la tormentava e che voleva a tutti i costi allontanare dalla mente era sparito. Improvvisamente realizzò che, quando la richiamava alla mente, la preoccupazione, prima cavillosa e martellante, ora non la disturbava più. Osservò inoltre che, quando le venivano in mente pensieri negativi simili, i suoi occhi tendevano a muoversi diagonalmente, dopo di che il pensiero non la disturbava più come prima.
Francine Shapiro notò quindi che attraverso il movimento oculare alternato (destra-sinistra) era possibile rievocare le immagini legate ad alcuni ricordi dolorosi e superare spontaneamente il malessere da esse generato.
Da allora Shapiro si dedicò ad ideare e perfezionare, con diverse prove e studi, quella che ad oggi è uno dei più solidi trattamenti psicologici utilizzati dagli psicoterapeuti di tutto il mondo – di qualsiasi orientamento teorico – grazie alle numerose prove scientifiche e ai dati concreti della sua efficacia.
Basti pensare che nel 2013 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.
L’EMDR è efficace
A tutt’oggi migliaia di terapeuti in tutto il mondo hanno trattato con successo milioni di persone mediante la terapia EMDR.
In 3-7 sedute tra il 77 e il 100% delle persone che hanno vissuto un trauma singolo (calamità naturali, rapine, amputazioni, etc.) lo supera completamente. Intendo nei casi in cui ci troviamo davanti a un unico evento traumatico, in età adulta su una persona che fino ad allora non ha mai avuto gravi difficoltà psicologiche: in queste situazioni l’EMDR è molto rapido ed efficace e prima si interviene, meglio è.
L’EMDR ha validità scientifica
Le linee guida di molte associazioni internazionali tra le quali l’APA (American Psychological Association) e la WHO (World Health Organisation) raccomandano l’EMDR come il metodo psicologico più efficace per la cura dei disturbi di ansia e depressione che seguono un evento traumatico e doloroso.
Negli ultimi anni molte ricerche di neuroimaging (es. risonanza magnetica) hanno documentato in che modo il trattamento EMDR modifichi il cervello.
Ad esempio, è stato stabilito che l’ippocampo, il centro di controllo celebrale della memoria, si restringe nelle persone che hanno un trauma irrisolto. Per molto tempo si è creduto che tale restringimento, essendo un cambiamento organico, costituisse una condizione patologica permanente. Ma per fortuna le risonanze magnetiche hanno dimostrato che la ricrescita dell’ippocampo è possibile: uno studio recente ha evidenziato che persone traumatizzate, dopo 8 sedute di EMDR, presentavano un aumento medio del 6% nel volume dell’ippocampo.
L’EMDR può essere praticata solo da terapeuti formati
È molto importante sottolineare che in Italia, come nel resto del mondo, questa terapia deve essere appresa con uno specifico corso di formazione autorizzato, che nel nostro caso si tratta della Associazione Italiana EMDR.
Dunque, prima di mettersi nelle mani di qualsiasi specialista che si dichiara esperto del trattamento, è importante controllare che abbia avuto l’autorizzazione alla sua pratica tramite il sito dell’Associazione.
L’EMDR non è una forma di ipnosi
Quando si lavora con l’EMDR si utilizzano i ricordi traumatici disturbanti che l’individuo ha vissuto e che sono all’origine delle sue problematiche.
La persona è sempre vigile durante tutte le fasi della stimolazione.
L’EMDR non fa cancellare i ricordi
In realtà non si cancella nulla perché è impossibile cancellare i ricordi, che sono nelle reti di neuroni del nostro cervello. La memoria del trauma, in quanto tale, non può essere cancellata, così come la sua natura di esperienza negativa.
Accade invece che si neutralizzino le sensazioni disturbanti legate alla memoria di quell’evento e vi si associno significati costruttivi e funzionali.
L’EMDR non è un metodo traumatico
Nel corso di una seduta EMDR il paziente non si ritraumatizza perché non deve ricordare tutti i particolari ma il minimo indispensabile per iniziare la sessione ed è lui che poi controlla tutto il processo.
Di solito alla fine di una o più sedute, le emozioni negative legate al ricordo svaniscono e vengono sostituite con sensazioni neutre, se non positive.
Cosa dicono i media dell’EMDR

Rai 2 Medicina 33 parla di EMDR una superstite del terremoto di San Giuliano di Puglia del superamento del PTSD
Bibliografia di riferimento:
◾APA (American Psychiatric Association), 1994, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV). Trad. it. Masson, Milano.
◾Fairbank J.A., Fairbank D.W., 2009, Epidemiology of child traumatic stress. Current Psychiatry Reports, 11, 4, pp. 289-295.
◾Fernandez I., Maslovaric G., Veniero Galvagni M. (2011), Traumi psicologici, ferite dell’anima. Liguori Editore, Napoli
◾Liotti G., Farina B. (2011), Sviluppi traumatici. Raffaello Cortina Editore. Milano
-Shapiro F. (2012), Lasciare il passato nel passato, Tecniche di auto-aiuto nell’EMDR. Astrolabio. Roma
◾Shapiro F., 1995, Eye movement desensitization and reprocessing: basic principles, protocols and procedures. Guilford Press, NY. Trad. It. (a cura di I. Fernandez) EMDR. Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Mc Graw Hill, Italia, Milano (2000)
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◾Shapiro F., Kaslow F.W., Maxfield L. (2011), Manuale di EMDR e terapia familiare. FS Edizioni Milano
◾Siegel D.J., Hartzell M., 2005, Errori da non ripetere. Come la conoscenza della propria storia aiuta a essere genitori. Raffaello Cortina Ed., Milano.
◾Solomon R., Shapiro F. (2008), EMDR and the Adaptive Information Processing Model, Journal of EMDR Practice and Research, vol. 2, n. 4, pp. 315-322