“Fate pure ciò che volete , ma siate prima di tutto di quelli che sanno volere ! Amate pure il vostro prossimo come voi stessi , ma siate prima di tutto di quelli che amano se stessi !”

Nietzsche

La schema therapy: una nuova ed efficace terapia

VOLARELa Schema Therapy è una nuova psicoterapia di grande successo che integra gli elementi di vari approcci terapeutici (terapia cognitiva comportamentale, della Gestalt, della psicoanalisi, della teoria dell’attaccamento, della psicoterapia costruttivista, della psicoterapia focalizzata sulle emozioni)  in un modello esplicativo chiaro ed esaustivo formulato dal Dr. Jeffrey Young.

Rispetto alla terapia cognitivo-comportamentale standard, la  Schema Therapy dà una maggiore importanza alle emozioni, alla relazione paziente-terapeuta e alla comprensione dei rapporti primari nell’infanzia come origine delle difficoltà attuali.

La Schema Therapy aiuta a modificare i comportamenti ed il modo in cui gli individui si relazionano con le persone importanti della propria vita  e con i propri obiettivi personali.


Per quali disturbi è indicata la Schema Therapy

La Schema Therapy è particolarmente utile nel trattamento di:

    • ansia e depressione cronica,

    • disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata)

    • difficili problemi di coppia, difficoltà di lunga data nel mantenere relazioni sentimentali soddisfacenti

    • pazienti con difficoltà complesse e di lungo termine come i Disturbi di Personalità e patologie psichiatriche croniche che non hanno trovato riscontro in altre forme di terapia

    • La Schema Therapy aiuta anche a prevenire le ricadute nel disturbo da uso di sostanze.

 

Cosa distingue la Schema Therapy dalle altre forme di terapia

schema therapyCiò che principalmente contraddistingue la Schema Therapy dagli altri approcci è il concetto di   Schema maladattivo precoce, cioè un  tema di vita costituito dai ricordi, emozioni e sensazioni del paziente, che si forma nell’infanzia e porta alla generazione dei comportamenti problematici (es. lo schema di abbandono o inadeguatezza).

Tuttavia, pur soffrendo, la persona tende a mantenere gli schemi e ad essere attratta da quelle situazioni che li rafforzano poiché sono qualcosa di conosciuto e familiare da cui non ci si vuole distaccare.

Come nasce lo schema mal adattivo precoce?

Young individua dei “bisogni universali” che ogni bambino presenta fin dalla nascita (es. attenzione, relazioni stabili, ecc.); la frustrazione di questi bisogni porta alla creazione dello schema maladattivo precoce.

La Schema Therapy inoltre si  caratterizza per il fatto di rivolgersi direttamente e in modo  focalizzato alle parti più vulnerabili del paziente (parti bambine)  rispetto alle terapie tradizionali, più incentrate sulla parte adulta della persona.

Obiettivo della Schema Therapy è insegnare al paziente come rafforzare la propria parte adulta sana e dargli più spazio in modo da trovare modalità più utili ed efficaci per soddisfare i propri bisogni più profondi.

Ciò sembra portare, secondo le ricerche, a una risoluzione   più rapida e a  bassissimi livelli di drop out (abbandono precoce della terapia da parte del paziente) rispetto alle altre terapie più incentrate sulla parte adulta del paziente.


La ricerca in Schema Therapy

ricercaMolte ricerche evidenziano ormai l’efficacia della Schema Therapy.

Consideriamo ad esempio lo studio condotto da Bamelis, Evers, Spinhoven e Arntz  nel periodo 2006 -2011 in dodici istituti psichiatrici olandesi.

I ricercatori hanno valutato i risultati su 323 pazienti con disturbi di personalità che erano stati assegnati casualmente a tre gruppi terapeutici diversi (Schema Therapy, psicoterapia insight-oriented e psicoterapia clarification-oriented).

Dopo tre anni di terapia i tre gruppi mostravano risultati diversi: il maggior numero di pazienti con risultati positivi proveniva dal gruppo Schema Therapy (80% di outcome positivo dei pazienti sottoposti a Schema Therapy contro il 60% dei pazienti insight-oriented e il 50% dei pazienti clarification-oriented), con una significativa diminuzione della sintomatologia depressiva e un elevato miglioramento del funzionamento personale e sociale.

Anche i livelli di drop-out sono risultati particolarmente bassi in questo gruppo, suggerendo agli autori una rapida accettazione di questa terapia da parte dei pazienti.


 

Riferimenti bibliografici:

  • Giesen-Bloo, j., van Dick, R., Spinhoven, P., van Tilburg, W., Dirksen, C., van Asselt, T., Kremers I., Nadort, M. & Arntz, A. (2006). Outpatient psychotherapy for borderline personality disorder: randomized trial of schema-focused therapy vs transference-focused psychotherapy. Archives of General Psychiatry, 63
  • Hayes, Steven C.; Kirk D. Strosahl, Kelly G. Wilson (2003). Acceptance and Commitment Therapy: An Experiential Approach to Behavior Change. The Guilford Press. ISBN 1-57230-955-5.
  • Lotte L.M. Bamelis, Silvia M.A.A. Evers, Philip Spinhoven, Arnoud Arntz. Results of a Multicenter Randomized Controlled Trial of the Clinical Effectiveness of Schema Therapy for Personality Disorders. American Journal of Psychiatry, 2013; DOI: 10.1176/appi.ajp.2013.12040518
  • Young, J.E., Klosko, J.S. & Weishaar, M.E. Schema Therapy. A Pratictioner’s Guide. New York: Guildford Press.
  • Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Edizione italiana a cura di A.Carrozza, N.Marsigli e G. Melli. Editore Eclipsi: Firenze

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