“Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo.”
Freud
tightrope-walker-1314832Vedi, Barbara, da quando sto con lei mi sento di essere sempre sul filo del rasoio, come se camminassi su un burrone e ogni tanto stessi per cadere. Mi sento un idiota perché non riesco a rinunciare a questo rapporto. Però in fondo con lei mi sento vivo”.

Questo mi raccontò Gianluca, un amico in piena crisi sentimentale alla ricerca di conforto dopo aver litigato con la fidanzata. Solitamente nei momenti burrascosi del rapporto entrava in uno strano stato emotivo di ansia e rabbia e sentiva forte il bisogno di parlare di quanto la relazione con Paola lo rendesse infelice. Poi lei ritornava, improvvisamente calma e affettuosa, e Gianluca spariva dalla circolazione fino al prossimo giro sulle montagne russe.

Ed è proprio sulle montagnerussemontagne russe che spesso ti trascinano le personalità borderline, risucchiandoti in continui e ciclici vortici di affetto e rabbia esplosiva, di ricerca affannata e improvviso rifiuto, sentimenti che vengono elargiti all’incredulo partner in modo confuso e alternato (di qui in poi userò per la personalità borderline il pronome femminile poiché la maggior parte delle persone che presentano queste caratteristiche sono donne).

Ammetto che un po’ di sorpresa e imprevedibilità possano rendere una relazione più frizzante, giacché prevedere in tutto la persona amata può risultare piuttosto noioso; tuttavia una relazione sana ha bisogno anche di un minimo di stabilità che permetta di capire i bisogni del partner per poterne anticipare i comportamenti.

Purtroppo questa stabilità è un miraggio nella relazione con un borderline perché i suoi stati interiori sono mutevoli e indecifrabili: un giorno ti amerà alla follia, un altro non ti considererà minimamente; ieri è stata colta da terrore di abbandono, oggi ti chiederà di fare la valigia e andartene.

Al di là del desiderio di etichettare come “stronza” una e “poveretto” l’altro, la logica di questi rapporti è molto più complessa delle apparenze.

Ma perché lei fa così? Perché è così incostante? Chi è in fondo la persona con disturbo borderline di personalità?

borderline

Quella borderline è fondamentalmente una personalità poco integrata, cioè composta da parti molto scisse fra loro. Nel borderline le parti della personalità (i mode) sono molto separate e si alternano senza soluzione di continuità. Questo spiega l’umoralità e l’imprevedibilità delle reazioni e dei comportamenti.

La mentalità dello stile borderline utilizza un “pensiero dicotomico” (in cui esiste solo il bianco e il nero) e la realtà viene incasellata sempre entro rigide polarità: tutto o niente, buono o cattivo, successo o fallimento. Sono persone che spesso non hanno vie di mezzo, ma è “tutto o nulla”, per cui passano in poco tempo dall’ idealizzazione dell’altro alla sua svalutazione.

Le relazioni di solito iniziano con l’idealizzazione del partner, che viene visto come perfetto, protettivo, affidabile, disponibile, buono. Ma poi basta una critica, un errore, una disattenzione per arrivare alla più cruda svalutazione e il principe azzurro si trasforma improvvisamente in un rospo: diventa un essere minaccioso, ingannevole, inaffidabile. Un mostro insomma.

rospo

Ma, qualcuno obietterà, quale differenza c’è tra il borderline e il disturbo bipolare?

Il disturbo borderline di personalità ha sicuramente delle similitudini con il disturbo bipolare. Entrambi i disturbi, infatti, presentano oscillazioni tra euforia e depressione.

Nel borderline però le variazioni dipendono dal contesto, cioè da quello che è accaduto nella relazione affettiva. Nella persona bipolare, invece, le oscillazioni dell’umore si presentano in modo ciclico ed indipendente dal contesto (Semerari, 2003).

La borderline è infatti sensibilissima a captare tutti i possibili segnali di rifiuto. E’ come se avesse un radar sempre attivato per scovare ogni minimo segnale di allontanamento o disapprovazione. E, come si sa, chi cerca spesso trova.

Il problema è costituito dal fatto che un borderline nel definire se stesso, l’altro e la relazione transita continuamente da una polarità a quella opposta, senza filtro né possibilità di integrazione.

Un momento sei il principe azzurro, un attimo dopo un rospo della peggiore specie. Fino al prossimo giro sulle montagne russe.

Barbara Cicconi, blog mind.

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